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Finalità dell’Associazione
Lo scopo con cui è nato il gruppo donatori di Sangue
è la diffusione, negli ex stabilimenti Montedison del sito di Terni,
di una profonda conoscenza e coscienza delle necessità e delle problematiche
trasfusionali, in modo che ogni lavoratore senta il dovere umano
e civile di donare, almeno una volta all’anno, il proprio sangue;
essa quindi si appella e fa affidamento sul sentimento di solidarietà
presente tra la gente.
Per accrescere il numero dei donatori di sangue, è necessario accrescere
la cultura della donazione e questo è possibile solo attraverso
una capillare opera di sensibilizzazione ed informazione.L’attitudine
al dono ha bisogno di un’ampia partecipazione dei cittadini e in
tal senso la sua promozione, attraverso questo mezzo di moderna
e diffusa informazione, diventa un ulteriore ed importante strumento
per sensibilizzare ognuno ai valori della generosità e dell’attenzione
ai bisogni degli altri.
Come si dona
Per diventare donatore devi aver compiuto 18 anni, pesare
almeno 50 Kg, essere in buona salute.
La donazione, che per legge è pari a 450 ml +10% di sangue intero
o 600-650 ml di plasma, in un adulto sano è assolutamente innocua.Ad
ogni donazione vengono eseguiti tutti gli esami necessari a verificare
e salvaguardare la salute del donatore. Inoltre vengono eseguiti
i test per la ricerca dell’epatite B e C, dell’AIDS, di altre malattie
trasmissibili ed altri esami biochimici ed ematologici a tutela
del ricevente.La donazione di sangue intero dura circa 10 minuti;
quella di plasma dai 30 ai 45 minuti.Il limite è di 4 donazioni
di sangue intero l’anno per i maschi e 2 per le femmine. Intervalli
più brevi sono consentiti per donazioni di solo plasma e piastrine.Al
donatore spetta per legge un rimborso per le spese di viaggio sostenute
per raggiungere la sede dove dona il sangue, una giustificazione
che consenta il riposo giornaliero dal lavoro se dipendente o un
rimborso forfettario se lavoratore autonomo, una copertura assicurativa
antiinfortunistica per il tragitto compiuto dal donatore per raggiungere
la sede del prelievo, un piccolo ristoro dopo la donazione stessa
e una serie di accertamenti ed esami gratuiti sul proprio stato
di salute inerenti la validazione ed idoneità dell’unità di sangue
donato.Il dono del sangue è un atto di grande valore umano, sociale
e morale. Il donatore deve essere consapevole che il suo comportamento
può condizionare il buon fine della donazione; pertanto compila
con cura il questionario prima del prelievo e fornisce al medico
in modo veritiero tutte le informazioni richieste, accettando con
serenità il suo giudizio ed indicazioni sanitarie.
Dove si dona
Al Dipartimento di Immunoematologia e Trasfusione dell'
Azienda Ospadaliera " S.Maria " Terni, Via Tristano di Joannuccio.
Il Sangue
Il sangue è un tessuto vivente composto di elementicellulari
sospesi in un liquido detto plasma: la sua quantità nell’uomocorrisponde
circa al 7% del peso corporeo.Gli elementi cellulari costituiscono
circa il 45% del sangue.Essi sono:
- i globuli rossi (o eritrocitio emazie),
- i globuli bianchi (o leucociti)
- le piastrine
Il plasma rappresenta il restante 55% nel sangue
I componenti del sangue hanno vita limitata, ma si mantengono
costanti di numero e vengono rinnovati di continuo. Le cellule del
sangue sono prodotte da tessuti ed organi linfoidi o mieloidi (midollo
osseo, linfonodi,milza, fegato, ecc.).
Globuli rossi o eritrociti
La concentrazione dei globuli rossi è mediamente di 5,2 milioni
per mm3 nell’uomo e di 4,5 milioni per mm3 nella donna.La funzione
degli eritrociti è di trasportare ossigeno, tramitel’emoglobina
(proteina che da colore rosso al sangue), dai polmoni a tuttii tessuti
del corpo e di trasportare l’anidride carbonica dai tessutiai polmoni.
La vita media del globulo rosso è di 120 giorni.
Globuli bianchi o leucociti
Il loro numero è molto più piccolo di quello degli eritrociti,
ammontando in media a 5.000 - 9.000 per mm3 (nei bambini i valori
sono più elevati). Essi comprendono i neutrofili, i linfociti, i
monociti, gli eosinofili ed i basofili. La funzione dei globuli
bianchi è di combattere le infezioni. La loro vita media è diversa:
i leucociti vivono 10 - 12 ore, mentre i linfociti da pochi giorni
a qualche mese.
Piastrine
Il loro numero varia considerevolmente ed è in media compreso
tra 150.000 e 400.000 per mm3 di sangue. Svolgono un ruolo importante
nel processo dell’emostasi ed, in particolare, nelle prime fasi
della coagulazione. La loro vita media è di 10 - 12 giorni.
Plasma
È la parte liquida del sangue che contiene, oltre ad acqua (92-
94 %) ed elettroliti, albumina, immunoglobuline e fattori della
coaugulazione(fibrinogeno, fattore VIII, complesso protrombinico,
ecc.), ormoni, mineralied altre proteine indispensabili per la salute.
Il plasma consente alle cellule dell’organismo di disporre di acqua
edi sostanze nutritive derivanti dall’alimentazione e trasporta
i variprodotti di degradazione al rene perché siano eliminati.
Norme di sicurezza
La salute del donatore è tutelata dalla consueta serietà
e professionalità del personale medico e paramedico dei servizi
trasfusionali.La legge 107/90, successivamente modificata e integrata
dai d.m. 25/01/01 e 26/01/01 indica:
i limiti tecnici di azione del medico trasfusionista e del donatore;
gli accertamenti che ogni donatore deve effettuare alla sua prima
donazione e durante tutta la sua attività;
la quantità massima prelevabile ed il tempo minimo tra una donazione
e l’altra; i limiti di età ed il peso corporeo; le malattie che
possono impedire la prosecuzione dell’attività, o decretano l’impossibilità
a donare il proprio sangue; che non vi è obbligo alcuno, se non
morale, ad iniziare o proseguire l’attività di donatore di sangue.
La sicurezza di evitare contagi per il ricevente è legata al periodo
"finestra" in cui potrebbe trovarsi il donatore, periodo nel quale
potrebbe aver già contratto la malattia, ma senza che l’organismo
abbia avuto il tempo di sviluppare i relativi anticorpi.Questo accade
perché la ricerca di eventuali infezioni nel donatore (ad es. epatite
o AIDS) sono rilevate mediante la ricerca degli anticorpi presenti
nel suo organismo.Il donatore periodico rappresenta pertanto una
maggiore garanzia rispetto all’occasionale, perché sottoposto a
ripetuti controlli nel tempo.